Forza in bicicletta – forza in palestra: le tipologie di forza che si possono fare sul mezzo specifico, è bene farle lì. Bene, allora direte “perché allenare la forza al di fuori del mezzo specifico?”
Dividiamo il ciclismo in 2 macro categorie, il ciclismo inteso come sport di resistenza e il ciclismo dello sprint, quello delle kermesse. Nelle specialità veloci, beh, lì la forza fa la differenza!
Ma nel ciclismo che tutti conosciamo, quello delle lunghe scalate e dei lunghi tapponi? Questo tipo di ciclismo, tipicamente di resistenza, stressa il muscolo a tal punto da fare perdere forza. Allora, dei richiami di forza in palestra aiutano, primo a non perderla, secondo a recuperarla. Fino a non tanti anni fa, finita una gara a tappe, come il Giro d’Italia, i corridori si fermavano completamente per recuperare: adesso, vanno in palestra a fare forza. Poca spesa metabolica, molta resa.
Ma qual’è allora la tipologia di forza che non si allena in bicicletta? Quella massima, che serve per innalzare tutti i nostri valori di forza. A parte le fasi di adattamento, solo in palestra alleniamo la forza massima! Ma, in stagione agonistica, allenare la forza massima, non fa male? Se non ci siamo abituati, certo che sì, se invece continuate tutto l’anno, non crea problemi. Noi italiani, siamo rimasti l’unico paese al mondo diffidente nel fare allenare i ciclisti con i pesi!
Tuttavia in stagione agonistica macchine in palestra e pesi, sono da evitare completamente, perché il cervello riconosce il movimento, non il singolo muscolo. Se abituiamo il nostro organismo a fare lavorare singolarmente i muscoli, potremmo limitare la nostra elasticità sul mezzo. Esiste però una sola eccezione che si sta affacciando nel mondo del ciclismo, facendo intravedere una possibile rivoluzione. In forza del suo brevetto che la rende unica, BikeStepper è una macchina non macchina, pensata per allenare la forza di un movimento e non di un singolo muscolo, proprio il movimento specifico per il ciclismo!